Certificato medico per il datore di lavoro, quando va inviato? Come funziona la comunicazione della malattia e entro quando si deve comunicare la malattia.
Come funziona il certificato medico per il datore di lavoro? Entro quando va effettuata la comunicazione malattia al datore di lavoro se ci si assenta dal lavoro per motivi di salute?
Vediamo la normativa che regola questo certificato, quali sono tutti gli adempimenti che in caso di Malattia il datore di lavoro e il lavoratore devono fare, come fare la richiesta, come funziona l’invio telematico e quali sono gli obblighi successivi all’emissione del Certificato da parte del Lavoratore, dell’INPS e del Datore di Lavoro.
- Certificato di Malattia, che cos’è
- Certificato medico malattia entro quando
- Certificato di malattia come richiederlo
- Certificato di Malattia prolungamento della Malattia
- Modifiche al certificato medico di malattia
- Stipendio durante la Malattia: come funziona?
- Obbligo di reperibilità alla Visita Fiscale
Indice dei contenuti
- Certificato medico per il datore di lavoro
- Certificato medico malattia entro quando
- Certificato di malattia come richiederlo
- Certificato di Malattia prolungamento della Malattia
- Modifiche al certificato medico di malattia
- Stipendio durante la Malattia: come funziona?
- Obbligo di reperibilità alla Visita Fiscale
Certificato medico per il datore di lavoro
Come suggerisce lo stesso termine, il certificato medico è un documento che attesta lo stato di malattia di una persona. Il certificato di malattia non va inviato al datore di lavoro, ma verrà inviato dall'INPS dopo che il medico curante avrà stato visitato il lavoratore.
Tra gli obblighi del lavoratore in caso di malattia c'è quello di sottoporsi a visita medica da parte del proprio medico curante. A seguito della visita sarà prodotto un certificato medico contenente l'indirizzo di reperibilità, se diverso da quello di residenza / domicilio conosciuto dal datore di lavoro.
Dopo aver fatto la visita, il medico rilascerà il certificato di malattia, che verrà trasmesso per via telematica all'INPS, che avviserà il datore di lavoro.
Questo documento che ha un valore sanitario e legale viene disciplinato dall’art. 7 del D.P.C.M. del 26/03/2008, il quale definisce il Certificato di Malattia come:
L’attestazione scritta di un fatto di natura tecnica destinata a provare la verità di fatti direttamente rilevabili dal medico curante nell’esercizio della professione, che attesti l’incapacità temporanea al lavoro, con l’indicazione della diagnosi e della prognosi, di cui all’articolo 2, comma 1, decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito con modificazioni dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33.
Quindi il certificato di malattia è un documento che attesta un determinato stato di malattia di un individuo, uno dei principali usi che viene fatto del certificato è la presentazione al proprio datore di lavoro che permette al lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, di assentarsi dall’attività lavorativa e stare a casa fin quando non sarà guarito.
Certificato medico malattia entro quando
Entro quando si deve mandare il certificato medico di malattia? Il certificato che attesta la malattia si deve mandare entro 2 giorni, il primo giorno di assenza dal lavoro e quello successivo, quindi entro 48 ore. Nel caso in cui la scadenza del termine è entro un giorno festivo si avrà una proroga al giorno successivo.
Certificato di malattia come richiederlo
Il certificato di malattia deve essere richiesto dal lavoratore al proprio medico curante noto anche come medico di base, quando l’individuo non è in buone condizioni di salute deve per tanto mettersi in contatto con il proprio medico illustrandogli il problema di salute che si presenta che poi redigerà il certificato di malattia.
All’interno del certificato il medico curante indica la patologia che costringe la persona a rimanere a casa, ma anche:
- dati del medico che emette il certificato
- dati personali del lavoratore
- diagnosi e prognosi del lavoratore
- data di inizio e fine della malattia
- numero di protocollo
Una volta che il Medico avrà emesso il certificato di malattia il lavoratore riceverà una copia via mail, e la password per poter aprire l’allegato presente.
Certificato di Malattia prolungamento della Malattia
Il medico di base, sulla base delle informazioni fornite dal lavoratore, effettua una diagnosi e conferisce al paziente una serie di giorni di malattia compatibili con il tipo di malanno accusato. Cosa fare quando sono finiti i giorni di malattia e non si è ancora guariti?
In questo caso il paziente dovrà contattare nuovamente il medico di base, spiegare che il suo stato di salute richiede ulteriori giorni di malattia, e quindi di astensione dal lavoro. Il medico provvederà ad emettere un nuovo certificato medico, che avrà come data di inizio l’ultimo giorno della malattia del precedente certificato, in modo tale da dare continuità allo stato di malattia del paziente lavoratore.
Modifiche al certificato medico di malattia
Nel caso in cui è stato emesso un certificato medico con errori o inesattezze il medico estensore lo può annullare entro 24 ore dal suo rilascio; è comunque anche possibile apportare delle modifiche allo stesso.
Vediamo invece i casi più comuni in cui si può richiedere una modifica al certificato medico:
- se è stato inserito un indirizzo di reperibilità sbagliato è possibile richiedere la modifica entro 24 ore da parte del medico che l'ha inviato. Scadute le 24 ore sarà necessario chiamare il contact center dell'INPS;
- se il lavoratore vuole tornare al lavoro prima della scadenza del certificato può chiedere una rettifica dal proprio medico curante;
- se il lavoratore vuole prolungare il periodo di malattia dovrà chiedere un prolungamento del certificato al medico curante.
Stipendio durante la Malattia: come funziona?
Quando il lavoratore si assenta dal lavoro per malattia lo stipendio viene comunque percepito.
Per i primi 3 giorni di malattia è l’azienda stessa che copre le spese secondo quanto previsto dal contratto collettivo applicato. A partire dal quarto giorno e fino al 180esimo giorno di malattia l’INPS riconosce un’indennità sostitutiva dello stipendio seguendo queste linee:
- dal 4° al 20° giorno di assenza si percepisce il 50% della retribuzione media giornaliera (RMG)
- dal 21° al 180° giorno di assenza si percepisce il 66,66% della retribuzione media giornaliera (RMG)
Obbligo di reperibilità alla Visita Fiscale
Quando il lavoratore si assenta dal lavoro per malattia deve rimanere al proprio domicilio, o all'indirizzo comunicato di reperibilità comunicato per essere disponibile alla visita fiscale da parte del Medico INPS.
Le visite di controllo da parte dell'INPS avvengono secondo determinate fasce orarie, che non sono sempre uguali, ma variano a seconda del caso in cui il lavoratore appartenga al settore pubblico o privato.